Le rappresentazioni egemoni della Resistenza, le messe in scena del potere, le vuote celebrazioni retoriche non esauriscono in nessun modo i significati di un evento tanto importante per la nostra società come la Lotta di Liberazione dal nazi-fascismo. Dietro di esse - letteralmente: dietro le quinte o fuori scena - ci sono infatti dei racconti che orientano le pratiche diffuse e che lo storico, lo studioso, ha il compito di scovare e tenere da conto se non vuole correre il rischio di essere parziale nel suo lavoro di ricerca e comprensione del passato. In occasione di un evento importante come il Settantesimo anniversario della Lotta di Liberazione "La memoria che resiste" intende contribuire a rendere vivo il processo di trasmissione della memoria dell'antifascismo e dei valori della Resistenza attraverso il recupero delle storie orali dei partigiani in una Provincia, quella di Massa-Carrara, che fu - come ha ricordato Piero Calamandrei in occasione del decimo anniversario della strage delle Fosse del Frigido - partigiana tutta, e «che seppe per diciannove mesi, colle sue forze, difendere e riconquistare giorno per giorno la sua libertà e il suo pane».