Zygmunt Bauman, Remo Bodei, Aldo Cazzullo, Fernando Savater e tanti altri, assieme per dare il loro contributo sul tema della convivenza interculturale. L’occasione è offerta dal decennale della manifestazione con-vivere Carrara festival (
www.con-vivere.it) di cui sono stati protagonisti nelle varie edizioni. Il trattino che nel titolo separa il “con” dal “vivere” pone l’accento sulla problematicità del fare comunità. La concordia – ci spiega Remo Bodei – dovrebbe consistere in una vera e propria virtù “architettonica”, attraverso la quale “costruire” il vivere assieme, in quanto “permette alla collettività di durare, di stare, di essere appunto “stato”, evitandole di venir dilaniata dai conflitti esterni e dalla guerra civile”. Se, tuttavia, si guarda ai risultati raggiunti nella pacificazione dei popoli, oggi come ieri, tale progetto appare, piuttosto, come una “proiezione nell’utopia, il desiderio di una perfezione irraggiungibile”. Con-vivere esprime proprio questa divisione: da un lato, una speranza sempre attesa ma non ancora realizzata, dall’altro, quella che appare come un’inevitabile propensione dell’umanità al conflitto e alla discordia. Rispetto a questo sfondo problematico emerge la necessità di riflettere e cercare di comprendere la realtà che ci circonda.