Jurij Paporov

Erzia. Riconoscimento e tragedia

A cura di Marzia Dati


Società Editrice Apuana srl, 2015
Formato: 21x27
Pagine: 416 - Lingua: Italiano

Nuovo

Erzia è considerato uno tra i più grandi scultori russi del XX secolo, per singolarità e capacità tecnica. Personaggio dinamico ma allo stesso tempo chiuso e riservato, è stato parte del movimento di rinnovamento delle arti plastiche degli inizi del Novecento, di cui ne ha subito l’influenza per poi distaccarsene e seguire un suo percorso artistico personale.

L’Italia ha avuto per lui un ruolo di fondamentale importanza, in particolare, il soggiorno a Carrara dove ha potuto sperimentare direttamente le proprietà plastiche del marmo. Ma nonostante i suoi successi in Russia, in Francia e al di là dell’Atlantico, il suo nome in Italia è caduto nell’oblio. Bisognerà attendere il 2011, quando, alle soglie del centenario della sua permanenza a Carrara, il nome di Erzia riappare nella capitale del marmo, in occasione dell’anno della cultura russa in Italia della cultura italiana in Russia.

La fonte principale del volume è il romanzo letterario e documentario del diplomatico sovietico Jurij Paporov, che conobbe personalmente Stepan Erzia durante il periodo argentino dello scultore. 

Erzia riconoscimento e tragedia esce a Saransk (capitale della Repubblica autonoma della Federazione Russa) in occasione del 130° anniversario della nascita dell’artista (1876-2006). I quindici capitoli, organizzati in ordine cronologico, narrano la vita dello scultore dalla nascita fino al giorno della sua morte. J. Paporov inizia a scrivere quest’opera, unica nel suo genere, nel 1986 e la conclude negli anni Novanta. Il testo contiene materiale inedito sull’artista: lettere, interviste, articoli, ricordi di amici e contemporanei, la maggior parte dei quali conservati nell’Archivio del Museo di Arti Figurative Stepan Erzia di Saransk.

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