La villa romana del Varignano è un tesoro nascosto che dalle pagine di questo volume si svela agli occhi del lettore, grazie anche al ricco apparato illustrativo, realizzato ad hoc, che accompagna il testo e la descrizione dei reperti, fatto di coloratissime mappe, modelli, fotografie di reperti e di ambienti, e disegni ricostruttivi.
Un lavoro, quello della realizzazione delle tavole di ricostruzione, che ha richiesto alla casa editrice un notevole impegno ma che, grazie anche alla guida scientifica delle autrici - archeologhe professioniste e profonde conoscitrici del sito - permette alfine a tutti di “vedere” il Varignano scomparso di duemila anni fa e di conoscere elementi di una storia e di una cultura evolute e complesse quali erano quelle degli antichi Romani.
Non mancano le curiosità come quella che riguarda l’antenato del formaggio parmigiano, che veniva imbarcato a "Luna" ed era conosciuto allora come "caseus lunensis", o notizie su come mangiavano e di quali cibi si nutrivano i nostri antenati; come giocavano i ragazzi dell’epoca e cosa imparavano a scuola…
Ecco un nuovo volume della collana divulgativa “Artistoria” che, dopo la vita lungo la via Francigena, la storia del Golfo spezzino e quella dei castelli della Lunigiana, ci guida ancora una volta alla scoperta del patrimonio storico-artistico-archeologico spezzino.
Una pubblicazione destinata ad accrescere, una pagina dopo l’altra, l’interesse del lettore per quel mondo scomparso, che quasi torna in vita sotto i nostri occhi.
In un viaggio che parte dalla riscoperta dell’importanza della colonia di Luna, città da cui partivano le navi cariche del marmo di Carrara, molto richiesto «per costruire la maggior parte delle opere insigni a Roma», si approda alla villa di Varinio costruita al Varignano, un piccolo paradiso tra una terra fertilissima e un mare ricco di pesci, in una baia riparata dai venti freddi del nord. Una villa ricca di comodità, con le grandi stanze luminose e i bei pavimenti a mosaico, con le terme, secondo l’uso romano, dalla struttura complessa e razionale. Qui, con un po’ di fantasia, possiamo immaginare di «percorrere la banchina in pietra del piccolo porto tra lo scorrere delle attività produttive, il carico delle imbarcazioni in partenza, i richiami degli uomini. Ma anche di vivere i momenti di tranquillità e “ozio” del "dominus", goduti fra le confortevoli mura della villa e negli spazi aperti che la circondano...»
Da qui inizia la nostra storia...