Questo breve scritto fa seguito alla conferenza tenuta in occasione del centenario della fine della I Guerra Mondiale nella Biblioteca Civica di Carrara
Ci è parso opportuno approfondire quanto allora esposto per le seguenti ragioni:
•    la peculiarità di questo corpo di volontari della Regia Marina oggi pressoché sconosciuto, nato all’inizio della Grande Guerra, nello stesso momento in cui quelli analoghi dell’esercito, da tempo esistenti, venivano soppressi e inglobati nei quadri permanenti;
•    la sua esigua consistenza, giunta al massimo ad un centinaio di uomini, e la loro appartenenza all’alta borghesia e l’inquadramento nei ranghi della Regia Marina come ufficiali;
•    il coraggio, la costanza, la determinazione dimostrata nei vari teatri operativi da questi “civili”: valori che sono state riconosciuti con l’attribuzione di oltre 50 ricompense al valor militare.
•    Ultima, ma non meno importante, il contributo più che significativo dato da uomini del nostro piccolo litorale apuano.

Per questo, ampliando il racconto iniziale partito da Carlo Andrea Fabbricotti, abbiamo indagato su altri possibili conterranei raccogliendo notizie dall’archivio di Stato, dall’ufficio personale della Marina Militare, da nipoti e pronipoti dei protagonisti e da chi ricordava d’aver sentito parlare di alcuni di loro.

Poiché le scarne notizie anagrafiche raccolte non erano sufficienti a far comprendere l’impiego in guerra, la tenacia nell’espletamento del lavoro quotidiano e il valore profuso nelle azioni, viene presentata una breve carrellata sui molteplici settori di attività in cui i componenti sono stati coinvolti in mare, in cielo e in terra.
abbiamo fatto, per quanto possibile, usufruendo delle memorie degli stessi protagonisti.

Lo scopo di queste pagine è di lasciare una memoria scritta afferente uomini chhe. parteciparono, come volontari, a quel grande conflitto mondiale con spirito patriottico, abnegazione e onore degni della nostra ammirazione

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