Carrara, maggio 1944. La città è sotto il controllo delle truppe tedesche, in grande agitazione per l’imminente avanzata degli Alleati.
Una notte, i conti Bigotti, molto vicini al regime fascista, vengono trucidati nella loro villa. Sul muro della stanza da letto delle vittime è stata scritta col sangue una frase di stampo anarchico e i nazisti pensano subito a un’azione partigiana.
Viene quindi lanciato un crudele ultimatum: o l’assassino verrà trovato entro due giorni, o a farne le spese saranno i civili. Il maresciallo dei carabinieri, Attilio Ferraris, affida le indagini al brigadiere Ermanno Luci.
Il caso, già di per sé insidioso, è complicato ulteriormente dalla pressione tedesca. Ben presto, Luci e Ferraris si rendono conto di essere l’ultimo baluardo che si frappone tra i già provati cittadini di Carrara e la furia degli occupanti.
Il tempo a disposizione per risolvere il caso prima della rappresaglia è davvero agli sgoccioli: i due carabinieri dovranno prendere delle decisioni drastiche, per poter salvare degli innocenti.