"noi eravamo esattamente […] dove da tanto tempo avevamo desiderato trovarci. Nessun altro luogo al mondo avrebbe potuto appagarci più di quell’angolo di territorio".

In questa affermazione, riportata nella pagina iniziale, e da cui è tratto anche il titolo del libro, c’è già tutto il romanzo di Antonio Cordiviola.
Quel luogo, simbolo di una ricerca esistenziale, non è solo un punto geografico scelto esattamente lì, nelle Alpi Apuane, ma significa soprattutto un tempo sospeso, quasi onirico, in cui non ci sono orologi o calendari a segnare lo scorrere degli eventi, ma solo il sorgere e tramontare del sole e l’alternarsi delle stagioni a dettare le condizioni del vivere.
Una sorta di animo anarchico, non militante ma assorbito dalla tradizione del territorio di origine, spinge i protagonisti di questa storia a liberarsi di quell’altro tempo, sincronizzato su quella quotidianità che sembra vissuta da sempre, quella delle inevitabili attività ripetitive, spesso monotone, del rapporto con gli altri scandito dagli “appuntamenti”, mediato dagli orari del lavoro, degli impegni con i figli, dei doveri … fino a quando arriva il momento della decisione che li porterà ad allontanarsi da tutto ciò, pur di sperimentare un passo diverso del vivere.
La prosa di Cordiviola è lineare e controllata. Ciò non va certo a discapito dell’impasto emotivo-affettivo che accompagna la narrazione, anzi, in molti casi la rende più efficace. Tra le altre cose riuscite, si incontrano pagine di autentica sceneggiatura cinematografica dove, mentre scorrono le righe del testo, il lettore ha la sensazione di trovarsi dietro una cinepresa: non sta leggendo, ma sta guardando; un risultato tutt’altro che semplice per un autore alla sua prima esperienza.
Non manca un’attenzione appassionata al contesto, quello favoloso, anche alla lettera, dell’Alpe, e l’autore non risparmia colpi di luce suggestivi sui tipici paesaggi apuani, su cime e creste, ma pure sui piccoli agglomerati di case sparse su pianori e lungo vallate interne, ritratti in vari momenti del giorno, con l’accuratezza e l’emozione di chi quei luoghi li conosce e li frequenta da molto tempo.

Un romanzo ambientato tra i monti che l’autore ama, raccontato in modo avvincente e con una scrittura piacevole.