In questa raccolta di scritti autobiografici emerge tutta l’essenza di Bianca Di Beaco, una delle più forti alpiniste italiane e probabilmente la prima donna a superare il VI grado da capocordata in Dolomiti.
Da Trieste, ove è nata, luogo di frontiera dall’identità politico sociale incerta, Bianca Di Beaco è alla costante ricerca di un approfondimento nel rapporto con sé stessa e con la società percorrendo le montagne, da quelle di casa a quelle del mondo. In un pendolo costante tra serenità e tormento interiore trova un centro di equilibrio nell’immedesimarsi con l’ambiente naturale e nel confronto con il contesto sociale, nel quale lotta come altre donne per affermare pari opportunità e riconoscimenti nel mondo maschilista dell’alpinismo dell’epoca.
Nel corso della narrazione Bianca Di Beaco conduce il lettore dal particolare al generale, dall’intimità del personale alla complessità del sociale, tracciando un quadro suggestivo di questo periodo della storia dell’alpinismo.