Isola Santa e Capanne di Careggine.
Leggende, storie, racconti, ricordi, tradizioni, statuti
Nuovo
Per questo mio lavoro ho cominciato così a raccogliere immagini, cose, oggetti, fotografie, modi di dire, preghiere, libri, favole, fiabe, leggende, usanze, consuetudini, abitudini, articoli di giornale, manoscritti, poesie, canti, racconti, ricordi, ricette, disegni e acquerelli, testimonianze, che magari non avevano nulla a che fare con i grandi cicli della storia, ma che hanno avuto comunque per me grande importanza.
Attraverso la loro lettura, l’interpretazione, il confronto costante con i pochi abitanti del paese, ho ricostruito un mondo di esistenze tribolate, di lavoro, di fatiche, di umiliazioni, ma anche di affetti autentici e incontenibili, di gioie, di idee, di richiami alla religiosità e al sacro, e ho scoperto in essi un senso profondo e meraviglioso di attaccamento alla vita.
Mi rendo conto che la mia esperienza di ricerca, più che spiegare e far capire, ha introdotto tante altre domande le cui risposte rimangono nascoste perché non vi è un legame evidente tra la memoria del passato e il ricordo presente. Il mio sforzo è stato comunque quello di riportare il passato, spesso soltanto immaginato, nell’orizzonte della quotidianità e di considerare il presente come il riferimento più sicuro e certo del mio lavoro.
Se quanto sono riuscito a scrivere ha davvero qualche valore è quello di averlo considerato un valore in sé, quasi come se fosse una ricerca filosofica che non può essere che scopo a se stessa. Penso, d’altra parte, che sia proprio impossibile assegnarle una qualche finalità nella storia della Garfagnana e di Careggine o di qualsiasi altro contesto locale. Ma egualmente questa ricerca può avere un’indiretta efficacia e utilità.
La ricostruzione di una storia a volte fa del male e questo dimostra che ha un’efficacia e che quindi può anche fare del bene. Può fare del bene quando serve ad accrescere la conoscenza, ad acuire lo spirito critico, a far riflettere sul passato, sulla propria vita, su ciò che si dice e si fa, non per cambiare strada, ma per percorrere più consapevolmente quella strada che si è imboccata per ragioni indipendenti da questa storia ed è stata percorsa in gran parte.
La socialità della vita si nutre di relazioni interpersonali per crescere, imparare, reagire, ma educa anche al rispetto degli altri, al riconoscimento della reciproca soggettività irriducibile ed unica, all’accettazione delle differenze, all’amore e alla cura di sé come prerequisito per amare e condividere con gli altri ogni esperienza affettiva, di lavoro e di gioco, affrontando il problema della vita.
Questa storia è quindi una ricerca di verità che educa a prendere una posizione, a confrontarsi con altri a carte scoperte, a valorizzare una visione personale delle cose, di uno sviluppo della consapevolezza e delle responsabilità dei propri pensieri e dei propri atti.
Antonio De Angeli
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INDICE
1 Capanne di Isola Santa
2 Breve storia della Garfagnana
3 Operosità e ricchezza delle vicarie estensi della provincia di Garfagnana
4 Careggine, la grande bellezza
5 Il Comune di Careggine
6 La vita di montagna
7 Isola Santa
8 Capanne di Careggine
9 Racconti di donne, preti, stranieri, forestieri e viandanti
10 Il Vangelo secondo don Eraldo
11 Gli Statuti di Careggine
12 Statuti e ordini per il buon governo della Comunità, Università, et adiacenze di Careggine in Costa Nona
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