Beniamino Gemignani

Dante, Carrara e Val di Magra

I riferimenti al territorio nelle opere del Poeta


Società Editrice Apuana, 2005
Formato: 16x19
Pagine: 116 - Lingua: Italiano

Nuovo

Questo libro, riproposto oggi, è la seconda edizione, ampliata e riveduta, della prima, risalente al 1985, presto esaurita.

Ripresentarlo oggi, all’inizio del 2021, è sembrato opportuno, dandosi una coincidenza temporale significativa: la celebrazione, in Italia e nel Mondo, del settecentesimo anniversario della morte di Dante, avvenuta nel 1321 in Ravenna, dove il Poeta, esule dalla sua Firenze, dimorava dopo sofferte peregrinazioni.

Celebrazioni, quelle già in corso, che assumono particolari significati nei luoghi “danteschi”: anzitutto quelli di nascita e morte, in quelli nei quali fu ospite temporaneo, fatto non secondario, in quelli citati nel Divino Poema, sia con riguardi positivi sia con giudizi negativi.

Comunque sia, figurare nel capolavoro fra i più conosciuti nel mondo intero viene considerato, comunque, un vanto: persino in quelli dove il riguardo dantesco, si limita al solo ricordo dei paesi, della città, del territorio.

A Carrara, sia quale comunità operosa sia quale zona speciale, vengono dedicate due terzine fra le più considerate e “commentate” dai grandi critici. Uno di essi, fra i più noti, così commenta il supposto “dimorare” dell'indovino Aronte, la memoria del quale fu ed è indelebile fra i carraresi...

“Si direbbe che veramente per la sensazione estetica che vi è racchiusa, che Dante si riportasse con la mente ad un paesaggio contemplato di fresco: un aria solenne di mistero circonda la dimora dell'augure etrusco.”

I carraresi ormai attempati, della mia generazione, ricordano serate, specialmente invernali, nelle quali i nonni (soprattutto loro) traevano da un discreto e sicuro ripostiglio una vetusta edizione popolare del Divino Poema e leggevano, a beneficio di uditori assorti, della Pia de’ Tolomei, del Conte Ugolino, di un Papa messo all’Inferno pur essendo ancora vivo, della Beatrice che lo guidò in Paradiso. E, a fine serata, il personaggio più conosciuto e sempre più atteso: l’Aronte che aveva abitato a Fantiscritti. Due terzine da molti, magari analfabeti, mandate a memoria, e sempre riascoltate con incanto.

“Aronta è quei ch’al ventre li s’atterga,
che ne’ monti di Luni, dove ronca
lo Carrarese che di sotto alberga,

ebbe tra ’ bianchi marmi la spelonca
per sua dimora; onde a guardar le stelle
e ’l mar non li era la veduta tronca."

Inferno, Canto XX

L'Autore

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 In copertina: Romeo Buffoni, "Vapor di Val di Magra", olio su tela, 2005

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INDICE

CAPITOLO I. LE FONTI STORICHE
Le deduzioni
Nuove deduzioni
I luoghi e gli uomini delle contese e della pace


CAPITOLO II. CARRARA AL TEMPO DI DANTE
«... del Comune di Carrara» «... degli uomini del Comune di Carrara»
Dante e i conflitti locali
«Comune et hominibus de Carraria»
Il “Codice Pelavicino”: gli antefatti del periodo dantesco
Ricompare il marmo
L’espansione verso mare: una testimonianza di Petrarca
:: I primi Statuti
:: La vita dell’istituzione comunale
I rapporti tra cittadini
I secondi Statuti
Dai secondi Statuti al 1306


CAPITOLO III. I «MONTI DI LUNI», «ARONTA» E «LO CARRARESE»
NELLA DIVINA COMMEDIA E NEI COMMENTATORI FINO A OGGI
Un canto “particolare” del poema eterno
Perché tanta importanza ad «Aronta»?
Dopo Dante
:: Francesco Berettari
:: Ceccardo Roccatagliata Ceccardi
:: Gabriele D’Annunzio
:: Fazio Degli Uberti
:: Isidoro Del Lungo
:: Vincenzo Da Milano
:: Emanuele Gerini
:: Gualtiero Magnani
:: Demetrio Merejkowsky
:: Attilio Momigliano
:: Vincenzo Monti
:: Emanuele Repetti
:: Silvio Pasquazi
:: Giovanni Petronilli
Una ipotesi credibile
:: Antonio Stoppani
:: Il Velutello
::Wilhelm Wanscher
Alcuni testi tratti da “Enciclopedia Dantesca”. Biblioteca Treccani
Nostre osservazioni alle note
Credenze popolari e “fantasticherie” dotte sul “ghibellin fuggiasco” qui da noi
:: A Fosdinovo
:: Al monastero di Capo Corvo
:: La lettera di frate Ilario
:: A Genova
:: A Carrara e dintorni
:: Fra i cavatori
Neppure Boccaccio e Petrarca ci ignorarono
:: Giovanni Boccaccio
:: Francesco Petrarca. Una presenza davvero “documentata”


CAPITOLO IV. GLI ALTRI RIFERIMENTI A LUOGHI, FATTI E PERSONAGGI
DI LUNIGIANA NELLA COMMEDIA E IN ALTRE OPERE DI DANTE
Nella Commedia
:: Inferno
:: Purgatorio
:: Paradiso
Nelle “Rime”
Nelle “Epistole”
Il marmo nella simbologia dantesca
:: Nella Divina Commedia
:: Inferno
:: Purgatorio
In altre opere del “divin poeta”
:: Ne “Il Fiore”
:: Nel “Convivio”
“Codici” e prime edizioni a stampa della Commedia

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