Jon Krakauer

Aria sottile

Una tragedia del nostro tempo raccontata da un grande scrittore


Corbaccio, 1997
Formato: 15x21
Pagine: 368 - Lingua: Italiano

Nuovo

L’Everest o Dea del Cielo è sempre stato oggetto di fascinazione, ossessione e desiderio sia per gli alpinisti sia per i sognatori. Ormai, se si ha il denaro necessario, è alla portata di tutti. Basta prenotarsi in una delle poche agenzie turistiche specializzate in emozioni estreme e firmare l’assegno.

Quando nel maggio del 1996 Krakauer fu inviato dalla prestigiosa rivista Outside a partecipare a una spedizione sull’Everest per scrivere un articolo sulla proliferazione delle scalate a pagamento condotte da guide professioniste, sembrò il logico coronamento di una carriera che era riuscita a combinare le sue due passioni: l’alpinismo e la scrittura. Il 10 maggio, però, una tempesta colse di sorpresa le quattro spedizioni che si trovavano sulla cima.

Alla fine della giornata nove alpinisti erano morti, incluse due delle migliori guide. Krakauer è tra i fortunati che sono riusciti a ridiscendere «la Montagna». Aria sottile è molto più che la cronaca di quella tragedia; oltre ad offrire un punto di vista privilegiato – quello della prima persona – su una vicenda che a oltre vent’anni di distanza fa ancora discutere, offre soprattutto un esame provocatorio delle motivazioni che stanno dietro alle ascensioni ad alta quota e una drammatica testimonianza del perché quella tragedia si poteva evitare.

Krakauer descrive in modo indimenticabile la fatica di esistere e ancor più di muoversi a 8000 metri. È un acuto esaminatore dell’ascetismo masochistico che spinge gli alpinisti; sa che per voler salire sull’Everest bisogna avere una buona dose di follia.

La sua storia contiene quella che deve essere l’essenza dell’inferno: l’infinita capacità delle cose di divenire peggiori di quello che temi. Grazie alla sua straordinaria capacità narrativa che rende vivido il racconto di ogni passo sulla montagna e alla feroce critica delle decisioni prese lassù quel 10 maggio, Krakauer ha scritto un bestseller che è diventato ormai il classico indiscusso della letteratura di montagna.

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Jon Krakauer è nato nel 1954 ed è cresciuto in Oregon, dove suo padre e i suoi amici, tutti famosi alpinisti, fecero nascere in lui la passione per la montagna.

Poco più che ventenne ha compiuto imprese degne di nota nell'ambito dell'alpinismo nordamericano e ha scalato la parete ovest del Cerro Torre sulle Ande della Patagonia, ma ha poi continuato fino alla conquista dell'Everest.

Dal 1983 si dedica alla scrittura a tempo pieno. Corbaccio ha pubblicato, oltre a EstremiAria sottile, Il silenzio del vento, Nel nome del cielo, Dove gli uomini diventano eroi, Senza consenso, tutti bestseller di grande successo, e Nelle terre estreme, da cui è stato tratto il film Into the Wild scritto e diretto da Sean Penn.

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