"Ma ho infine riflettuto, solo di recente, intorno ad un particolare: la carta, patinata, per una guida destinata agli alpinisti ed agli escursionisti. Quanto di più sensibile, e di sensibile in modo devastante, all’acqua ed all’umidità: circostanza ben strana. Non potremo mai sapere se ciò fu dettato solo da una moda che iniziò a diffondersi in quegli anni, e della quale furono testimonianze molte espressioni editoriali, per esempio curate da Alfieri e Lacroix. A me, personalmente, piace pensare che quella carta, piena di polvere di marmo (le Apuane nella carta...) tanto solida in apparenza e tanto fragile in realtà, esprime bene il senso più autentico dei luoghi, che su quella materia hanno fondato la propria forza e le proprie debolezze; e mi piace anche credere che gli Autori abbiano, forse, operato quella scelta in modo consapevole".
Francesco Bosetti

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"Quanto agli itinerari: quali sono, precisamente, quelli pedestri della guida? Di tre generi: alla base c’è, per così dire, uno ‘strato’ costituito dai numerosissimi collegamenti pedonali tra frazione e frazione, tutti regolarmente inventariati e se necessario brevemente descritti; poi c’è uno strato intermedio e preponderante rappresentato da tutti gli itinerari più propriamente escursionistici noti all’odierno camminatore, ma anche da qualche altro più raro perché non replicato dalle più recenti guide CAI-TCI e, di fatto, dimenticato: ad es. la salita alla Pania Secca direttamente da Fornovolasco per il canale di Casa Stefanina; gemme, queste, che rendono preziosa la guida del 1905 (e anche quella del ’21) per l’appassionato alla riscoperta di vecchi itinerari. Lo strato superiore, infine, è costituito da quelle che, all’epoca, erano ancora “ascensioni”, ma che ormai si sono trasformate quasi tutte in classici itinerari di escursionismo per esperti o di alpinismo facile alla portata dell’apuanista navigato, ad es. al Pizzo d’Uccello o al Cavallo o al Pisanino: in una parola, il meglio di quanto ancora oggi possano offrire le Alpi Apuane all’escursionista esigente e preparato".
Enzo Maestripieri